sabato 5 aprile 2008

Caro Silvio ti scrivo


di Salvatore Di Palma
dal sito
www.megachip.info

Egregio signor Berlusconi,
Sono rimasto sorpreso nel ricevere la sua lettera del mese di febbraio 2008 nella quale lei mi designa come un suo «caro amico», mentre due anni fa lei mi annoverava nel folto battaglione dei «coglioni» per aver democraticamente e lucidamente votato per un partito che non era il suo. No grazie, non voglio essere annoverato amico di chi a sua volta è amico di Fini, di Bossi, di Calderoli, di Cuffaro e di Dell'Utri, perché come dice il proverbio : gli amici dei miei amici sono anche miei amici ! Il contenuto della sua lettera offende non solo la mia intelligenza ma anche quella di tutti gli italiani residenti all'estero, dei quali lei sembra avere una idea arcaica e non del tutto esatta.
Per sua informazione, tra gli italiani residenti all'estero c'è una moltitudine di persone colte, multi-laureate e che conoscono perfettamente più lingue straniere. Essi si sono adattate al costume (altamente democratico) e all'educazione civica del paese che offre loro l'ospitalità. Inoltre grazie all'obbiettività dei media internazionali sono in grado di conoscere la situazione economica e politica italiana e soprattutto di discernere il vero dal falso che lei vomita ogni giorno nell'arena politica italiana attraverso le sue televisioni e numerosissimi giornali di sua proprietà. Quindi a noi non la da si facilmente da bere come disgraziatamente accade per una parte dei cittadini italiani. Non saprei dire se è ridicolo o semplicemente vergognoso vedere durante il Tg 4 (di sua proprietà) una sua foto di almeno venti anni fa esposta interrottamente durante 10 minuti, mentre il suo fido Fede le fa delle domande manifestamente suggerite o per lo meno concordate prima con lei. Deve sapere (anzi lei finge come al solito di non sapere) che all'estero è impensabile che una cosa del genere possa accadere, poiché non si tratta di telegiornale ma di pura e semplice propaganda elettorale.
Fatta questa premessa vengo al contenuto fallace della sua lettera.
Lei asserisce che la responsabilità della vicenda dei rifiuti campani è da attribuirsi soltanto ed esclusivamente al governo Prodi, mentre lei stesso sa che l'emergenza in Campania è iniziata nel 1994 e che lei che é stato al governo per lunghi anni non ha mai mosso un dito per sanare la situazione. Ci dica piuttosto cosa ha fatto lei durante il suo mandato per evitare questo disastro.
Con quale sfacciataggine lei può affermare che durante il suo governo fino al maggio 2006, « l'Italia aveva riconquistato un ruolo di preminenza in Europa e nel mondo », mentre appunto durante questo periodo noi italiani all'estero ci vergognavamo della figuraccia che a molte riprese lei ha fatto fare all' Italia e a noi tutti gli italiani con i suoi discorsi incoerenti, le sue dichiarazioni fantasiose, i suoi gesti ridicoli e le sue stupide barzellette da « Bar dello Sport ». Il suo senso smisurato di superiorità e la sua smoderata sicurezza di se stesso l'ha condotto spesso a credere che a noi italiani all'estero potesse sfuggire il fatto che, quando lei partecipava alle riunioni a Bruxelles, la sua era solo una partecipazione di facciata, standosene rintanato in un lussuoso hotel e comparendo solo a riunione terminata per fare una conferenza stampa durante la quale si attribuiva il merito delle decisioni altrui. Disgraziatamente lei ha sempre confuso, e continua tuttora a confondere, lo spot pubblicitario e i suoi propri interessi con la politica italiana che invece, e mi dispiace che sia io a dirglielo, é qualcosa di molto serio che concerne la vita quotidiana di milioni di italiani. Della sua politica con Bush non ne parliamo neanche per non rigirare il coltello nella piaga. Ecco perciò io e molti altri italiani residenti all'estero auspichiamo che lei non ritorni a fare il pagliaccio in Europa o altrove.
E poi, con quale coraggio lei può affermare che è grazie al simbolo del Popolo della Libertà, e quindi grazie a lei, che « nelle prossime elezioni si supereranno i frazionismi e personalismi e soprattutto si eliminerà quella giungla di simboli che in passato hanno creato confusione fra gli elettori » ? Sappiamo che lei é un esperto nell'attribuirsi le idee, le azioni positive degli altri, ma dimenticare che fu proprio lei che mandò in aria all'ultimo minuto la trattativa concernente l'elaborazione di una nuova legge elettorale che avrebbe evitato appunto l'esistenza di 35 partiti e più di 170 simboli. Negare questi fatti vuol dire avere la faccia di bronzo oppure essere smemorato
Come vede lei prese e continua a prendere per i fondelli non solo i suoi elettori ma tutti gli italiani.
Lei non lo dice, ma noi sappiamo che durante tutti gli anni in cui ha governato lei si é occupato unicamente dei suoi affari giudiziari ed economici, con leggi ad personam e condoni insensati, dilapidando così le risorse pubbliche mentre lasciava da parte la politica di sostegno agli anziani, alla famiglia e ai giovani.
Inoltre tutti sanno, eccetto lei ed i suoi accoliti, tra i quali spicca la figura del grande economista Tremonti, che il suo governo aveva fatto salire il debito pubblico a 106,5 punti rispetto al Pil, mentre Prodi l'ha fatto scendere di 2,5 punti portandolo al 104. Inoltre la spesa pubblica é tornata sotto controllo e la lotta contro la piaga dell'evasione fiscale ha portato più di 20 miliardi alle casse dello Stato. Infine il deficit ereditato dalla sua legislatura é diminuito dal 4 all'1,9 per cento mentre il debito pubblico é stato ridotto del 2,5 per cento rispetto al Pil riducendo così il disavanzo dello Stato al punto più basso degli ultimo dieci anni. Mica male per qualcuno (Prodi) che lei ritiene un incapace e che non cessa di offendere ogni giorno ! Lei é un sedicente « Cavaliere » che non conosce neppure le più elementari regole della cavalleria, una delle quali è quella di riconoscere il valore e la lealtà del proprio avversario.
Per tutte queste ragioni le rimando la sua lettera sperando di non riceverne altre nel futuro, e nel bene degli italiani e soprattutto dell' Italia spero vivamente, anzi prego Iddio ogni giorno, che né lei, né i suoi stretti seguaci, possano nel futuro rappresentare la nostra tanto cara e bella Italia che, ne sono certo, si farà carico di dimenticarvi al più presto possibile.
I miei più irrispettosi saluti,
Salvatore Di Palma

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