di Massimo Marini
dal blog http://massimomarini.blogspot.com
Ho contato fino a dieci. Perché così consiglia un vecchio adagio e perché così consiglia il buon senso. Ho contato fino a dieci perché prima bisognava vedere quali erano le reali intenzioni. Ma ad ulteriore conferma che i proverbi non sono una sciocchezza, un retaggio qualunquista del passato, ma rappresentano una sintesi estrema ma profonda delle virtù e soprattutto dei vizi dell'essere umano, si è ahimé avverata una mia previsione azzardata all'indomani della chiusura del sito pdsardegna.it a favore del "nuovo" sito ufficiale del Partito Democratico in Sardegna, una previsione fatta sotto voce con la premessa che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s'azzecca. Il fatto è noto: esisteva un sito (da sette anni) prima dscagliari.it, poi pdsardegna.it, che rappresentava uno spazio democratico di confronto e dibattito tra persone che nell'area di centrosinistra si riconoscono ma che all'area di centrosinistra hanno tanto da dire. Un sito che non era diretta espressione della dirigenza del partito e che da questa è stato sempre ignorato nonostante i ripetuti inviti ad intervenire ai dibattiti telematici che si sviluppavano con cadenza più o meno settimanale. Un sito che aveva il pregio principale di dimostrare ai lettori/elettori che si poteva far politica all'intero di un Partito anche senza condividerne tutte le scelte e tutte le posizioni. Che soprattutto dopo la spiazzante (in termini di ideologie e schieramenti) novità del PD, era possibile tentare di imprimere un nuovo circolo virtuoso che partisse dal basso e che contribuisse a scompaginare i vecchi schemi politici e partitici fatti di chiusura, lentezza, esclusione del cittadino, distanza. Beh, ora questo sito non esiste più. Non esiste più perché la dirigenza del Partito ha chiesto che venisse ceduto lo spazio ad un nuovo soggetto al quale è stato assegnato il compito di creare, su standard nazionale, il "sito ufficiale" del Partito Democratico in Sardegna. Al di là della profonda mancanza di rispetto personale dimostrata dal nuovo Responsabile il quale non si è degnato di "intervistare" e/o contattare, né tantomeno di coinvolgere nessuno dei redattori di pdsardegna.it, il nuovo sito "ufficiale" del PD sardo è la quintessenza della retorica autocelebrativa tipica del vecchio modo di fare campagna elettorale. Slogan, foto, liste della spesa (il programma), bacheca di appuntamenti. Stop. Nemmeno una traccia di commento, di dibattito, di considerazione, di spazio pubblico. Nemmeno il link al blog del Circolo telematico n. 1, o magari il link ai vecchi interventi fatti su pdsardegna.it. Niente, tabula rasa. Una irritante manifestazione di arroganza verticistica che ha prodotto un sitarello che scimmiotta quello nazionale, il quale ha almeno il pregio di lasciare uno spazio libero ai lettori e che comunque può contare su interventi di personaggi di un certo calibro e che non necessariamente sono appiattiti sulle decisioni della dirigenza, pur tenendo conto dei toni soft utilizzati per muovere critiche in piena campagna elettorale. Il motivo di questa illuminante manovra della dirigenza sarda rientra comunque perfettamente nello schema isolano (ma anche nazionale - se si esclude la spinta innovatrice di Veltroni) fatto di paura della critica, di rendita di posizione, di ignoranza strategica, ma soprattutto di incapacità a tener botta alla impressionante spinta che dal basso preme per un cambiamento. Non so se sia più preoccupante concludere che la dirigenza sarda non ha capito l'importanza fondamentale della rete nel futuro della vita politica e dunque anche dei consensi oltre che dei contenuti, oppure che pur comprendendone l'importanza ne ha di fatto paura. Che uomo è chi ha paura delle critiche e del confronto? Non un uomo dal quale mi fa piacere essere "governato" certamente.
Doveroso Errata Corrige: il link ai vecchi articoli del sito pdsardegna.it c'è nel nuovo sito in questione. Piccolo, in un angolino, ma c'è. Rendiamo grazie a Mr. Madeddu.
Doveroso Errata Corrige: il link ai vecchi articoli del sito pdsardegna.it c'è nel nuovo sito in questione. Piccolo, in un angolino, ma c'è. Rendiamo grazie a Mr. Madeddu.