sabato 29 marzo 2008

La porta in faccia


di Massimo Marini
dal blog
http://massimomarini.blogspot.com

Ho contato fino a dieci. Perché così consiglia un vecchio adagio e perché così consiglia il buon senso. Ho contato fino a dieci perché prima bisognava vedere quali erano le reali intenzioni. Ma ad ulteriore conferma che i proverbi non sono una sciocchezza, un retaggio qualunquista del passato, ma rappresentano una sintesi estrema ma profonda delle virtù e soprattutto dei vizi dell'essere umano, si è ahimé avverata una mia previsione azzardata all'indomani della chiusura del sito pdsardegna.it a favore del "nuovo" sito ufficiale del Partito Democratico in Sardegna, una previsione fatta sotto voce con la premessa che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s'azzecca. Il fatto è noto: esisteva un sito (da sette anni) prima dscagliari.it, poi pdsardegna.it, che rappresentava uno spazio democratico di confronto e dibattito tra persone che nell'area di centrosinistra si riconoscono ma che all'area di centrosinistra hanno tanto da dire. Un sito che non era diretta espressione della dirigenza del partito e che da questa è stato sempre ignorato nonostante i ripetuti inviti ad intervenire ai dibattiti telematici che si sviluppavano con cadenza più o meno settimanale. Un sito che aveva il pregio principale di dimostrare ai lettori/elettori che si poteva far politica all'intero di un Partito anche senza condividerne tutte le scelte e tutte le posizioni. Che soprattutto dopo la spiazzante (in termini di ideologie e schieramenti) novità del PD, era possibile tentare di imprimere un nuovo circolo virtuoso che partisse dal basso e che contribuisse a scompaginare i vecchi schemi politici e partitici fatti di chiusura, lentezza, esclusione del cittadino, distanza. Beh, ora questo sito non esiste più. Non esiste più perché la dirigenza del Partito ha chiesto che venisse ceduto lo spazio ad un nuovo soggetto al quale è stato assegnato il compito di creare, su standard nazionale, il "sito ufficiale" del Partito Democratico in Sardegna. Al di là della profonda mancanza di rispetto personale dimostrata dal nuovo Responsabile il quale non si è degnato di "intervistare" e/o contattare, né tantomeno di coinvolgere nessuno dei redattori di pdsardegna.it, il nuovo sito "ufficiale" del PD sardo è la quintessenza della retorica autocelebrativa tipica del vecchio modo di fare campagna elettorale. Slogan, foto, liste della spesa (il programma), bacheca di appuntamenti. Stop. Nemmeno una traccia di commento, di dibattito, di considerazione, di spazio pubblico. Nemmeno il link al blog del Circolo telematico n. 1, o magari il link ai vecchi interventi fatti su pdsardegna.it. Niente, tabula rasa. Una irritante manifestazione di arroganza verticistica che ha prodotto un sitarello che scimmiotta quello nazionale, il quale ha almeno il pregio di lasciare uno spazio libero ai lettori e che comunque può contare su interventi di personaggi di un certo calibro e che non necessariamente sono appiattiti sulle decisioni della dirigenza, pur tenendo conto dei toni soft utilizzati per muovere critiche in piena campagna elettorale. Il motivo di questa illuminante manovra della dirigenza sarda rientra comunque perfettamente nello schema isolano (ma anche nazionale - se si esclude la spinta innovatrice di Veltroni) fatto di paura della critica, di rendita di posizione, di ignoranza strategica, ma soprattutto di incapacità a tener botta alla impressionante spinta che dal basso preme per un cambiamento. Non so se sia più preoccupante concludere che la dirigenza sarda non ha capito l'importanza fondamentale della rete nel futuro della vita politica e dunque anche dei consensi oltre che dei contenuti, oppure che pur comprendendone l'importanza ne ha di fatto paura. Che uomo è chi ha paura delle critiche e del confronto? Non un uomo dal quale mi fa piacere essere "governato" certamente.

Doveroso Errata Corrige: il link ai vecchi articoli del sito pdsardegna.it c'è nel nuovo sito in questione. Piccolo, in un angolino, ma c'è. Rendiamo grazie a Mr. Madeddu.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse fai finta di non accorgertene ma a loro fa comodo che le cose non cambino, che il nuovo non avanzi, altrimenti verrebbero scalzati dalla poltrona.
dangp

Anonimo ha detto...

Grazie per avere espresso così bene i sentimenti di molti di noi. Dopo aver votato una vita questo partito credendoci realmente mi sono trasferita in quella schiera di gente che dice "son tutti uguali". Spero ancora che nel futuro le cose possano ricambiare partendo dalla rete. Maria

Anonimo ha detto...

@Massimo, sai secondo me dove sbaglia, il tuo articolo? Nel reputare la scelta della dirigenza sarda come...qualcosa di sardo! Ora, io non so se effettivamente sia vero che i sardi abbiano paura delle cose che dici: però vivo in terra diessina e so che i ds fanno così OVUNQUE io abbia avuto modo di incrociarli. Il problema è l'ideologia PD e non l'arroganza di qualche sparuto provincialotto, a mio avviso, perchè E' DOCUMENTATO che neppure Veltroni si salva:

http://www.effedieffe.com/content/view/1297/136/

Sei poi ricordi qualcosa delle "tracce" che ti lasciai da Tuba sull'ideologia PD, beh, saprai di certo trarre da te le conclusioni circa i motivi di fondo di tale atteggiamento. Buon inizio settimana!

Anonimo ha detto...

L'intervento di prima è di Anarcadia

Massimo Marini ha detto...

Diciamo che il mio "circoscrivere" la miopia della dirigenza alla Sardegna è solo perché nello specifico conosco la questione in Sardegna. Non ho alcuna difficoltà a credere che anche in altri posti si stia vivendo questo fenomeno. L'unica speranza (ingenua dirai subito tu) che posso tenere è che prima o poi questo fortino di conservatorismo crolli. Sai però cos'è che complica le cose? I giovani. Sì, proprio i tanto decantati giovani. I giovani interni al Partito per la precisione. Sono la replica della dirigenza più "vecchia" e con il loro atteggiamento esclusivista si stanno tarpando le ali da soli. Si allineano, chinano la testa, si fanno da parte, non fanno rumore.

Anonimo ha detto...

Come già ti dissi, credo sia più che normale: perchè mai la dirigenza, dovendo scegliere chi far salire, dovrebbe scegliere un dissidente piuttosto che un consenziente? Capisci da solo che sarebbe illogico, e di fatto non avviene. Il problema che volevo denunciarti (leggiti il link che ti ho lasciato, se non lo hai fatto e se ti va) è che il controllo è parte integrante dell'ideologia PD, anzi, è la sua quint'essenza: controllo attraverso la pressione burocratica, la pressione fiscale, la magistratura cosiddetta "autonoma" e stampa (Gruppi l'Espresso-LaRepubblica, casa editrice Adelphi ecc).

Il controllo, oltre ad essere un'eredità inevitabile del PCI (un'economia centralizzata, statalizzata, doveva per forza avere nella pianificazione economica il suo punto gestionale cardine, no? Siccome poi l'economia è un tutt'uno con lo stile di vita e di pensiero della persona, va da sè che la pianificazione economica sarebbe per forza di cose dovuta divenire "pianificazione del popolo", cosa che di fatto avvenne), è oggi parte integrante dell'internazionalismo (anche l'internazionalismo è un retaggio che già sussiteva nei programmi del PCI) di cui il PD ha accettato di farsi strumento, ossia quello dei grossi potentati economico-bancari che fanno capo a Goldman Sachs ed al "suo" Geroge Soros, secondo l'ideologia fabiana:

http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/f_fabianesimo.htm

A questo proposito, se hai voglia di vederti un filmetto, te ne consiglio uno della durata di un paio d'ore, rintracciabile su internet sottotitolato in italiano, dal nome Zeitgeist e del quale, con tutte le riserve del caso dovute al fatto che si tratta comunque di disimformazione (sta poi a noi prenderlo solo come spunto, e quindi fare ricerca per trovare conferme o smentite a ciò che dice), ti lascio linkato un piccolo estratto avvincente (prova a seguirlo tenendo bene a mente l'altro mio link che ti ho lasciato più sopra):

http://www.youtube.com/watch?v=o-BqnsHdF_c&feature=related
Anarcadia

Anonimo ha detto...

Ah, e giusto così, a scopo ludico, potrebbe interessarti confrontare quanto ti ho scritto con una cosuccia che disse Tremonti, qualche tempo fa, ad AnnoZero (non proprio una trasmissione di disinformazione, no?):

http://www.youtube.com/watch?v=40wx_tXNtG4&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=vcl879WnsJk&feature=related
Anarcadia