venerdì 23 maggio 2008

(In)coerenze


di Massimo Marini
dal blog
http://massimomarini.blogspot.com

L'impressione è che da un momento all'altro esca qualcuno da qualche angolo e gridi sorridente e beffardo "Benvenuti su Scherzi a Parte", o magari "Sorridi, sei su Candid Camera". Francamente non si spiegherebbe altrimenti questo improvviso fiorir d'amore tardo primaverile tra le due maggiori forze politiche del Paese. Naturalmente è auspicabile che in una democrazia parlamentare seria e matura non ci si insulti ad ogni occasione, specie quando le prese di posizione sono puramente di tifoseria e convenienza (ideologia no, è una parola troppo nobile per i nostri tempi). Ma questo ridicolo valzer del "prego prima Lei" "no, prima Lei, insisto" sta diventando stucchevole, patetico, ma allo stesso tempo estremamente preoccupante. Appare più come il preambolo ad una tombale chiusura verso le forze che dal basso premono per il cambiamento, un assestamento definitivo delle posizioni di potere che potrebbero diventare inattaccabili se davvero si andasse verso un puro sistema bipartitico. E questo non perché il sistema bipartitico, o comunque "un grande partito" sia un male in sé, ma perché la struttura delle due più grandi sigle italiane non ammette il reale coinvolgimento della base, ma si limita ad interpretarne gli umori, facendo spesso leva solo gli argomenti di pancia. Il rischio vero e concreto è che fra qualche anno ci saranno due sole forze al potere che si spartiranno, inattaccabili appunto, quanto c'è da spartirsi. E le prime avvisaglie di ciò si cominciano a vedere nei fatti, in questo provvedimento sicurezza/rifiuti nel quale sono stati infilati due decreti, uno per Rete4 e l'altro per il patteggiamento allargato, nel silenzio più assoluto di stampa, tv e PD. L'unico a puntare il dito è stato l'Italia dei Valori. E qui arriviamo al nodo della questione. Di Pietro è stato accusato da tutti, PD compreso, di incoerenza verso gli elettori in quanto non ha aderito al gruppo unico del Partito Democratico in Parlamento come aveva promesso in campagna elettorale. Vero, anzi verissimo. Ma c'è da chiedersi, per onestà intellettuale: è più incoerente l'Idv per non aver mantenuto la promessa di confluire nel PD - all'indomani di uno straordinario risultato elettorale che implicitamente ne ha indicato un cammino distinto dal Partitone, o è più incoerente il PD che una volta passata la bufera elettorale ha iniziato a flirtare con Berlusconi in modo quasi pornografico infischiandosene della propria base che a gran voce chiede di essere rappresentata in modo deciso e pulito? A mio giudizio l'incoerenza politica va ricercata nella sostanza e non nella forma, e in questo senso mi pare sia lampante chi fra i due partiti di opposizione riformista sia più incoerente. Ora Di Pietro si ritrova a rappresentare l'unica opposizione reale in Parlamento - a meno di cambiamenti di strategia da parte del PD, auspicabili ma improbabili - e a giudicare dalla fibrillazione che sta provocando nel "Sistema" gli sta pure venendo bene. Strano Paese quello in cui se dici cose oggettivamente vere ti additano di disfattismo, irresponsabilità, giustizialismo. Strano Paese quello in cui se cerchi di far bene il tuo lavoro di opposizione parlamentare, ovvero di evidenziare le carenze o le magagne dei provvedimenti della maggioranza, proponendo tue soluzioni, vieni tacciato di anacronistico protagonismo.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Inutile dire che sono perfettamente d'accordo, mi sento decisamente rappresentata da IDV e per niente dal Pd e mi auguro che IDV non confluisca nel partitone perchè significherebbe la fine di ogni speranza. Ogni tanto perdo tempo in rete e mi capita di imbattermi in vari blog di sconosciuti che chiedono un cambiamento di rotta in questo partito, ma è possibile che continuino a non capire? E noi non possiamo fare niente per costringerli a modificare la loro testa? Non ho voluto commentare il post precedente su Travaglio perchè dopo le "uscite" della Finocchiaro non potevo far altro che vomitare!
Marina

Massimo Marini ha detto...

Io non so se il progetto di rinnovamento avviato nel PD avrà un seguito serio e concreto, ma alla luce di come stanno andando le cose francamente comincio a pensare che la restaurazione sia cominciata e, come insegna la storia, sublimerà i propri difetti e i propri limiti. Se fallirà il progetto PD sarà la pietra tombale del "progressismo" italiano. Io penso che la prova del nove saranno le europee dell'anno prossimo, dove si voterà con il proporzionale. Azzardiamo previsioni? Il PD sotto il trenta e Idv sopra il cinque. Grazie comunque per la tua "fedeltà" a questo piccolo angolo di web, sempre più desolatamente solitario a dire il vero. In bon'ora.

Anonimo ha detto...

Questo sito non ha nessuna possibilità se non c'è il link col sito del pd. Secondo me ci sono due possibilità: trasferirsi da qualche altra parte con maggiore possibilità, chiedere a "l'altravoce" se fa un pò di pubblicità. Il problema rimane però che a chi "comanda" non gli importa nulla di quello che pensiamo noi!!!!!!!
Marina

Anonimo ha detto...

Non so sui flirt con Berlusconi. Di certo è indecente, come già ti ho detto, la riproposizione dei grandi fallimenti politici, Rutelli per primo, ora a capo di un qualche ufficio di controllo dei servizi segreti. Vedi un po'.

Massimo devi però tenere presente che i vertici PD hanno la verità e non tollerano chi esce dal solco. Se vai avanti così, fai la fine di Scalfarotto...
Sam

Anonimo ha detto...

Caro Massimo,
condivido pienamente quanto affermi. La scelta di Idv di non confluire in un unico gruppo parlamentare, oltre che opportuna è stata una mossa di grande intelligenza politica. E il motivo è semplice: ci sarebbe stato il rischio concreto di essere fagocitati dal Pd e scomparire inesorabilmente dallo scenario politico. Non vedo alcuna incoerenza con quanto “promesso” (ipotizzato) in campagna elettorale. Che Idv abbia fatto bene a mantenere la sua identità lo dicono i fatti: è l’unica vera opposizione e, di conseguenza, è l’unico Partito della minoranza parlamentare a rispettare il mandato degli elettori. Infatti, sono stati gli elettori, attraverso il voto, ad aver scelto chi deve governare e chi deve stare all’opposizione. Se queste sono le regole della democrazia, è evidente che gli inciucci e le smancerie del Pd nei confronti della maggioranza, sono un segnale di poca serietà politica e di reale tradimento nei confronti dell’elettorato. E questi motivi, determinando delusione e scontento nei cittadini che non si sentono rappresentati, sono le cause della disaffezione alla politica.
Italia dei Valori deve continuare nel suo bel lavoro di contrapposizione alla tutela di interessi particolari e diventare punto di riferimento dell’elettorato del centrosinistra. Insomma, i presupposti per trasformarci in un Grande Partito, ci sono tutti.
Igina

Anonimo ha detto...

L'articolo dell'Ing. Corrao sulle ferrovie è vergognoso

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere perchè l'ing. Corrao non parla dell'elettrificazione della linea Cagliari - Decimo......dove pare che siano stati "investiti e lisciati" circa 200 milioni di euro... e adesso si continua anzi si persevera con i soldi della regione....

Anonimo ha detto...

Spero che Corrao risponda presto, intanto posso solo invitarti ad articolare meglio la tua indignazione circa il dossier sulle ferrovie. Magari firmandoti. Se non altro per dare un nome al destinatario della risposta. Un saluto, Massimo.